sabato 30 giugno 2007

La Cultura italiana è al formaggio...Dante è a Benigni

Dante BenigniA Settembre gli studenti italiani troveranno sui banchi di scuola il dvd di Roberto Benigni che legge Dante. Il regalo arriva dal ministro all’Istruzione Fioroni, preoccupato perché alla maturità in pochissimi hanno scelto il tema sul Sommo Poeta. Non può dirsi italiano, tuona il ministro, chi non prova affetto per Dante. Studenti bacchettati, promosso il compagno Benigni. Per quanti milioni di euro cederà la sua immagine alla cultura Italiana il Guitto ?


Siamo veramente alla frutta e siccome parliamo di un guitto dal linguaggio piuttosto grasso dico meglio se alla frutta sostituisco il formaggio Taleggio.Siamo quindi arrivati al taleggio se per uscire dall'emergenza Cultura ed Istruzione il ministro della Pubblica Sapienza( ?) per somministrare dosi di Dolce Stil Novo si affida a questo pagliaccio, anche non molto divertente, di Robiola Buonigni.


Non mi dite che non c'entra la politica!Non mi dite che questo volgare saltimbanco è buonissimo all'opra !


Sol perché il Robiola è di schiatta rossa agli altri avviliti Mastri dicitori non si fa compitar una mossa..Ne contai 20 (venti) ,valenti Maestri che pria del porcelloso,blandirono con voce mielosa del Sommo Poeta.


Se tra Dante e la Cultura italiana esiste un'identità perfetta che caso c'entra ( chiedo venia!) il Robiola che passa le sue giornate a prendere "lauree ad honorem" e a giocare a carte o ai cavalli ?Con i soldi che gli regalano pùò fare quello che vuole :perdere ,vincere,non c'interessa .La notizia seria è che la nostra scuola ha perso,ha veramente abbassato le saracinesche per fallimento.


Prat

venerdì 29 giugno 2007

Facce di bronzo e conflitto di interessi

Bassolino è un grande ManagerPoverino l'abbiamo trascurato.!Non se lo merita...Ma cerchiamo qui di recuperare il tempo perduto per dissertare sulla grande lenzuolata di Torino accompagnata dai suoi effetti poco speciali targati WV.


In piena emergenza politca,sanitaria e giudiziaria per i rifiuti la Regione Campania alias il suo Governatore trovano il tempo per lasciare un'impronta pesante nella vita dei posteri campani.Pesante come i debiti infattti di debiti stiamo parlando:un grosso rosso pari a 1,2 miliardi di Euro,pari solo ad una fetta dell'enorme perdenza provocata alla Regione dal dominio rinascimentale del Barone di Afragola.Non contento dell'internazionalità della fama acquisita per la Monnezza Impazzita ora vuole lasciare un'altra traccia nell'Album Mondiale"Arroganza e Faccie di Bronzo",quasi un Guinness dei primati...Per la seconda volta affida l'emissione di un nuovo prestito obbligazionario all' UBS di Londra ,il cui consulente si chiama Bassolino II ,baronetto di Afragola con residenza nella City londinese.E' risaputo che il conflitto d'interessi per la nuova aristocrazia rosso-pompeiano non vale .Lui si riempe la cassa con 750.000.000 di Euro mentre altri 442.000.000 serviranno per estinguere un mutuo contratto nel 2005.Altri 750 milioni di euro che finiranno molto prima che lui vada via( se non viene cacciato o si dimette ma qui anche San Gennnaro è un poco sordo).Il meccanismo del rifinanziamento è un ottimo sistema per spostare sul lungo termine e perciò ,sulle future amministrazioni della Regione questa polpetta avvelenata composta di debito,incompetenza e clientelismo.


Adesso però vogliamo avvisare chi deve essere avvisato e vogliamo informare chi vuole essere informato sui risvolti puramente finanziari di tale operazione.


I collocatori del debito cioè la Merryl & Linch e la UBS non guadagnano le sole commissioni del servizio ma trovano le loro ampie ( la e finale va pronunciata molto larga, molto larga :ampieeeee) soddisfazioni nella gestione a mezzo SINKING FUNDS delle giacenze di garanzie ( cioè la quota procapitale ,via via accantonata ,per estinguere la cifra totale raccolta a mezzo bonds).


Avvisiamo chi deve essere avvisato :


I fratelli napoletani consulenti finanziari Maurizio e Giampaolo Pavesi,gli attuali oracoli di mercato del Riflusso Bassoliniano,sono gli stessi che hanno rifinanziato il debito dell'Acquedotto Pugliese.Le riserve di garanzie sono state gestite in un fondo che ha realizzato (si fa per dire ) una minusvalenza ,all'altro ieri ,pari a 20 milioni di Euro ( Consultare il Sole 24 ore)In questi frangenti di mercato può capitare che nel Sink Found vengano messe attività finanziarie ad altissima volatilitàper speculazioni rapidissime e altamente remunerative per il trader ,derivati e trash bond,remunerative per il gestore ma non per il gestito.Ai Sigg.Tesorieri dell'Acquedotto è capitato di vedere in portafoglio titoli della General Motors e della Ford che come si sa sono praticamente al fallimento.


Spero che il messaggio sia stato compreso nella sua globalità.Ma si sa zio Totonno ,è ù"traseticcio",impara subito il mestiere degli altri e si è subito proposto come la prima Regione che gestirà i Sinking Funds,tanto la materia prima( il sottostante ,finanziariamente parlando) nel suo regno abbonda ...La spazzatura è praticamente inesauribile , da li a metterla nei portafogli finanziari il passo è breve.Quanto si guadagna ? Ma zio Totonno ,se permetti ,te lo dico io!


:- Anche il 100% del capitale investito,non è male vero ?


Prat

giovedì 28 giugno 2007

È uscito il quaderno numero 2 di Polaris dedicato all'immigrazione




Cliccate l'immagine per leggere la scheda del prodotto ed eventualmente acquistarlo online.

Ne è vivamente consigliata la lettura e, possibilmente, la diffusione.

A Diemen vince il burqa

Pubblicato in Fatti d'Europa il 19/06/2007



Un altro fatto di cronaca che mostra la ormai incondizionata resa (o complice condiscendenza?) delle magistrature europee al cospetto di richieste e pretese allogene culturalmente motivate, islamiche in particolare.
Il Comune di Diemen, nei pressi di Amsterdam, è stato condannato nel mese di maggio per aver temporaneamente sospeso ogni versamento di indennità sociale ad una donna in burqa che non riusciva a trovare lavoro (indovinate perché!). Dopo essere stata comprensibilmente (e giustamente) congedata dai datori di lavoro in tre diverse occasioni, la donna aveva rifiutato un impiego nella vendita telefonica di premi di lotteria per la semplice ragione che l'Islam vieta il gioco d'azzardo. Il comune avrebbe ripristinato i suoi sussidi a patto che ella avesse rinunciato al burqa (condizione che è stata evidentemente disattesa).
Il tribunale presso il quale la querelante ha presentato ricorso ha giudicato "sproporzionata" (!!!) e prematura la clausola imposta dal comune, ritenendo che vi fossero stati ancora gli estremi per una mediazione (nella nuova era della multiculturalità nulla è più certo, tutto diventa trattabile). Così il comune è ora tenuto a versare tutti gli assegni arretrati e a rimborsare le spese legali alla donna dall'in-vincibile burqa.

Fonte: SaphirNews.com

Islamophobie: une commune condamnée aux Pays-Bas

Un tribunal d'Amsterdam a condamné une commune qui avait refusé de verser pendant trois mois ses allocations sociales à une femme en burqa (voile islamique intégral) n'ayant pas trouvé d'emploi après le dépôt de quatre candidatures, a-t-on appris mardi.

La proposition de la commune de Diemen, près d'Amsterdam, qui ne voulait rétablir les allocations qu'à condition que la femme cesse de porter la burqa (qui cache la totalité du visage à l'exception des yeux) est "disproportionnée", a jugé le tribunal, selon le jugement prononcé en mai et rendu public mardi.

La femme, qui porte une burqa depuis mi-2005, avait commencé à recevoir des allocations sociales à partir d'avril 2006.

Lors de ses recherches d'emploi, elle s'était vu éconduire par trois employeurs en raison du port de la burqa et avait refusé un emploi de vente par téléphone de jeux de loterie au motif que les jeux de hasard sont interdits par l'Islam.

"Il est généralement connu que les musulmans n'ont pas le droit de parier. On ne peut donc attendre de la plaignante, qui est musulmane, qu'elle crée l'occasion de parier en vendant des lots de loteries", a estimé le juge.

Le tribunal a aussi estimé "très lourde" la décision de la commune d'arrêter en une fois le versement de la totalité des allocations, alors que les possibilités de médiation n'étaient pas épuisées.

Il a ordonné à la commune de verser à la plaignante les allocations dues depuis avril et de régler ses frais de justice.

Vendredi 15 Juin 2007

mercoledì 27 giugno 2007

HABEMUS PAPAM! IOANNES FRANCISCUS I K (WV)

FINALMENTE E' ASCESO AL SOGLIO DI PIETRO !VELTRONI_è_DIVENTATO_PAPA



Tutti i riflettori si erano puntati su Torino per la presentazione del Messia Democratico.Questo vecchio trombone del PCI non avrà nulla di nuovo da dire,se non dare l'avviso di sfratto al Mortodella.Poiché in tutto il mondo democratico è il leader della coalizione che guida anche il governo,anche in Italia si ricorrerà alla penosa ciambella di salvataggio chiamata SuperSindaco.Tutta forma e niente sostanza a quelle latitudini.Ci aspettiamo soli nuovi modi di mediare tra la sinistra radicale e gli ex democristiani.Si abbandona lo stile capriccioso,stile lavaportoni di Bologna con uno stile ecumenico-solidale-filmico del W.V.L'evento gattopardesco è sotto gli occhi di tutti gli onesti :Tutto cambia affinché nulla cambi per recuperare consenso e potere .Qualche compagno del Walter si è apprestato a definire il discorso dell'insediamento come il "Discorso per L'Italia".Ma i Signori fautori del Partito Democratico ci spiegassero a quale Italia si riferiscono ,all' Italia del Tutto da parlare o all' Italia del Tutto da fare?



http://pratico.splinder.com

"Il Codice Eurabia": il saggio di Fjordman

Pubblicato in Fatti d'Europa il 14/02/2007

Nel 2005 la scrittrice britannica di origini egiziane Bat Ye’or ha pubblicato un interessante libro intitolato Eurabia: l’Asse Euro-Arabo (Eurabia: The Euro-Arab Axis). In esso viene messa in luce un’alleanza strategica tra i leader europei e il mondo arabo-musulmano che porterebbe al conseguimento di una nuova ed artificiosa entità storica, l’Eurabia, ovvero l’Europa islamizzata. Si tratta di un processo, portato avanti con accurata discrezionalità, che non riguarda soltanto la politica estera, ma che comporta una radicale trasformazione della società europea al suo interno, implicando temi cruciali quali l’immigrazione, l’integrazione degli immigrati e l’idea (campata in aria) che l’Islam sia parte costitutiva dell’Europa.


Il saggista norvegese Fjordman ha proposto una sintesi di questo libro, con l’aggiunta di citazioni da articoli e interviste di Bat Ye’or, nella quale verifica se la tesi “Eurabia” sia corretta o almeno plausibile. Il titolo del saggio, Il Codice Eurabia (The Eurabia Code), è una chiara allusione al bestseller di Dan Brown Il Codice Da Vinci, nel quale si parla di una immaginaria congiura ordita dalla Chiesa per nascondere la verità su Gesù Cristo. Qualora a Dan Brown venisse in mente di scrivere un altro libro su occulte cospirazioni europee, farebbe bene a volgere lo sguardo verso Bruxelles, piuttosto che Roma: forse non ne ricaverebbe stessa fama e utili, ma di sicuro ne risulterebbe qualcosa di molto più interessante e aderente alla realtà.


martedì 26 giugno 2007

Di notte come i ladri

Si sono trovati di notte come i ladri, hanno approvato il piano del traffico, le nostre firme le belle manifestazioni pulite e corrette, tutto a farsi fottere da questa banda di delinquenti, approfittatori, ladri, i risultati per l'ennesima volta dicono che noi cittadini non contiamo un cazzo, ma io me la prenderò non con il sindaco o Zamboni, ma con quei coglioni che li hanno votati e adesso vengono a piangere, ZTL allargata fino al palasport, parcheggi a pagamento fino alle 21,30, paghera il parcheggio il residente il cui NUCLEO FAMILIARE possiede due auto, bene, grazie, con i soldi in più, cosa volete, costruire un pezzo di moschea per i futuri cittadini di bologna ??? Cara giunta di teste di minchia.
BOLOGNA VI SALUTA
E SE PERMETTETE
VI MANDA
A
CAGARE

Il simbolo elettorale del Partito Democratico-Veltroni

Il simbolo elettorale del Partito Democratico-Veltroni : abbiamo incaricato la bravissima e fantasiosissima BrujaLoca di confezionarci un simbolo del nuovo partito democratico.un simbolo che bene rappresentasse la rivoluzione culturale apportata dal genio di Walter Veltroni.Bruja Loca ha colto nel segno!

LogoPD-Veltroni


Walter Veltroni

di FEDERICO GEREMICCA *

Non occorrono acrobazie dialettiche particolari per spiegare perché Walter Veltroni appaia, al momento, come il leader naturale del futuro Partito democratico. Se non bastasse il responso dei sondaggi o le presunte «investiture», una semplice constatazione può tagliare la testa al toro: Veltroni è già - e da anni - il Partito democratico. Nell'immaginario del «popolo dell'Ulivo» lo è assai più di qualunque altro leader. Lo è da quando dichiarò prima di altri la propria estraneità al comunismo; e lo è diventato a maggior ragione per affermazioni del tipo «quando ci sono le elezioni io vado a guardare prima il risultato ottenuto dall'Ulivo e poi quello del mio partito». E proprio lui sembra l'unico in grado di far scoccare la scintilla capace di trasformare la nascita del Pd da una «fusione fredda» a qualcosa che assomigli all?affascinante sogno di una «nuova frontiera».

Quali i limiti? Praticamente nessuno. O meglio: agli occhi di alcuni, un aspetto che, paradossalmente, appare l'elemento di maggior forza di una leadership targata Veltroni. Lo si potrebbe definire così: una eccessiva eterogeneità di riferimenti politici e culturali. Si va dai fratelli Rosselli alla Coca-Cola, passando per l'Africa, Clinton e un pò di riformismi europei. Quasi tutto e il contrario di tutto, insomma. Il che non garantirebbe identità e profilo definiti al nascente partito. Un limite, certo. Ma anche uno straordinario punto di forza, considerato che nella galleria degli avi del Pd c'è chi vorrebbe, fianco a fianco, Bettino Craxi ed Enrico Berlinguer...


* Federico Geremicca ,giornalista della Stampa di Torino,penultimo rampollo di una grande ( numerosa)famiglia napoletana targata PCI-CGIL,affondata da Totonno Bassolino nel suo rinnovamento rinascimentale e spazzaturiero

Il vero colore della vergogna! Indecenze rosse




Il vero colore della vergogna! Basta con queste indecenze rosse.




Leggo dal Corriere della Sega un corsivo di Ernesto Galli della Loggia:




Che cos’è un "premio antifascista"?




Un premio riservato a chi dichiara preliminarmente la propria avversione al fascismo?




O solo a opere che invitano a lottare contro un regime finito sessant’anni fa?




È quello che uno si chiede dopo aver letto sul "Corriere" di ieri che l’assessore alla Cultura del Comune di Viareggio, Maria Cristina Boncompagni, ha ammonito la giuria del premio omonimo a non dimenticare quello che, a suo dire, sarebbe la caratteristica imperitura dell’ambito riconoscimento. «Contro i fascismi di ogni epoca e nazione», ha aggiunto: ma non è che così sia tanto più chiaro. Un libro di poesie d’amore o un saggio sulla battaglia di Austerlitz, per esempio, obbedisce al criterio desiderato? In realtà sappiamo tutti benissimo cosa voleva dire: il premio Viareggio può andare solo ad autori che siano notoriamente «di sinistra». L’assessore di Viareggio, insomma, non ha paura delle cose indecenti: è solo che preferisce chiamarle con un altro nome.




Ora qui non ci limitiamo a dire che tali normalissimi e frequentissimi episodi di arroganza sono vere indecenze ma diremo piutttosto che questi osceni rigurgiti di strapotere culturale e mediatico dei sinistri deve cessare .Partecipassero solo loro ai vari premi letterari ,ai vari concorsi a cattedra ,alla stesura dei testi scolastici.Questi malati mentali sono fermi ancora alla memoria di Gramsci e alle sue casematte del potere,roba di 80 anni fa.Alla faccia del rinnovamento! Poi mettono avanti il cretino dal volto umano ,dall'indole buonista che ,secondo i loro pii desideri ,dovrebbe guidarli verso un roseo futuro.




Altro che rimescolamenti ,altro che timori ,siamo pronti ad urlare all'unisono:-Vieni avanti ,Cretino !




Il roseo colore del loro futuro ,lo sanno anche i bambini che iniziano a pitturare ,si ottiene da un pastone rosso con uno solo schizzo di bianco sporco e con quello schizzo che finiranno di affogare,dimenticati,nella storia di questo paese stufo del loro potere e della loro arroganza.




Carissimi comunisti piùttosto che utopici siete proprio indecenti e demodé.




Giù le mani dalla Cultura!




Prat,vero antifascista

lunedì 25 giugno 2007

I pretesti dell'invasione



Pubblicato in Fatti d'Europa il 21/02/2007

In un articolo pubblicato diversi anni fa nella rivista l'Uomo libero, dal titolo Le radici ideologiche dell'invasione (n. 52 del 01/11/2001), Gianantonio Valli passava lucidamente in rassegna i pretesti più abusati dalla retorica filo-immigrazionista ed invasionista. A parte la maligna volontà dei liberali, i quali propugnano la politica della "porta aperta" in nome del buonismo universale e di un imprecisato diritto cosmopolitico, e dei liberisti (i liberali più spinti), che rigettano ogni restrizione alla circolazione di merci, capitali, bestie e uomini, nello sconsiderato campionario degli invasionisti gli argomenti più frequentemente utilizzati a scopo giustificazionista sono i seguenti:

Continua in Fatti d'Europa

Alcune considerazioni sulla successione nel contratto di locazione per i conviventi more uxorio

La proposta di legge sui DICO stabilisce che in caso di morte di uno dei conviventi che sia conduttore nel contratto di locazione, l'altro convivente può succedergli nel rapporto.
Il disposto è superfluo poiché già previsto con legge 392 del 1978, art. 6:

"In caso di morte del conduttore, gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi ed i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi. In caso di separazione giudiziale, di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili dello stesso, nel contratto di locazione succede al conduttore l’altro coniuge, se il diritto di abitare nella casa familiare sia stato attribuito dal giudice a quest’ultimo. In caso di separazione consensuale o di nullità matrimoniale al conduttore succede l’altro coniuge se tra i due si sia così convenuto(1).

(1) La Corte Cost., con sentenza 7 aprile 1988, n. 404, ha dichiarato: l’illegittimità cost. del presente comma, nella parte in cui non prevede tra i successibili nella titolarità del contratto di locazione, in caso di morte del conduttore, il convivente more uxorio; l’illegittimità cost. del terzo comma, nella parte in cui non prevede che il coniuge separato di fatto succeda al conduttore, se tra i due si sia così convenuto; l’illegittimità dell’art. 6, nella parte in cui non prevede la successione nel contratto di locazione al conduttore che abbia cessato la convivenza, a favore del già convivente quando vi sia prole naturale."

Ciò, come molti altri aspetti che tratteremo in post successivi, dimostrano la natura ideologico-strumentale della cosiddetta legge sulle coppie di fatto.


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Romano Prodi: trova la differenza



un grazie all'autore CAGNOLEO

Romano Prodi..Il nuovo rap della Vergogna !



un grazie all'autore ILTIRANNO

domenica 24 giugno 2007

Nuovo capo della Polizia

POLIZIA: IN ARRIVO ANTONIO MANGANELLI ROMA

- Fonti di Palazzo Chigi confermano che è "a buon punto" il lavoro per arrivare alla nomina di Antonio Manganelli a capo della Polizia al posto di Gianni De Gennaro. Le stesse fonti sottolineano che le "ultime verifiche" saranno fatte domani mattina per decidere se portare la nomina al Consiglio dei ministri convocato già per domani alle 17.30. Un giro di consultazione con le forze dell'opposizione per arrivare ad una scelta condivisa è stato condotto in questi giorni dal ministro dell'Interno Giuliano Amato.

CHI E' ANTONIO MANGANELLI
Antonio Manganelli, che dovrebbe succedere a Gianni De Gennaro, è l'attuale vicecapo vicario della polizia. Faccia da bravo ragazzo, ancora oggi che sta per compiere i 57 anni, una moglie bionda e poliziotta, una figlia liceale, ha fatto coppia con De Gennaro per tutti gli anni '80, numero uno e numero due del nucleo anticrimine e poi del servizio centrale operativo, indagando su mafia e sequestri di persona, droga e criminalita' economica, lavorando al fianco di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e collaborando con le polizie di mezzo mondo, dall'Fbi alla Bka tedesca. Nel '91, quando De Gennaro ha tenuto a battesimo la neonata Direzione investigativa antimafia, Antonio Manganelli e' diventato il direttore dello Sco, sette anni dopo era questore a Palermo, dal '99 al 2000 questore a Napoli. Poi di nuovo al fianco di De Gennaro al Viminale, come lui sempre al lavoro, capodanno e ferragosto compresi. Era in vacanza, per una volta, proprio nei giorni maledetti del G8 di Genova 2001. Una coincidenza che forse ha reso piu' facile il placet anche da parte della sinistra radicale. Lasciando soli i prefetti dicarriera a chiedere che alla guida della polizia vada uno diloro non un 'poliziotto'. Tra le doti di Manganelli anche quella di saper tenere i rapporti, di mediare, nella società civile, quando è stato questore di Palermo e Napoli, all'interno dell'amministrazione, quando ha diretto il servizio centrale operativo e poi quello di protezione, con il 'palazzo', da quando, sette anni fa è al Viminale, di nuovo nella stanza accanto a quella di De Gennaro.

VIA LIBERA DEL CENTRODESTRA
Il centrodestra ha dato via libera alla nomina di Antonio Manganelli a capo della polizia al posto di Gianni De Gennaro. I partiti dell'opposizione sono stati contattati negli ultimi giorni dal ministro dell'Interno Giuliano Amato, che ha condotto il giro di colloquio con i leader del centrodestra per giungere ad un consenso bipartisan sulla scelta di Manganelli, che dovrebbe essere portata al Consiglio dei ministri convocato per domani pomeriggio. "Abbiamo espresso un giudizio positivo", dice Claudio Scajola, presidente del Copaco ed esponente di Forza Italia. Anche la Lega ha dato il suo ok. Roberto Maroni spiega di essersi sentito venerdì con Marco Minniti, viceministro dell'Interno. La soluzione che mi è stata presentata, osserva l'esponente del Carroccio, "é quella migliore". Da An è trapelato che anche Gianfranco Fini è stato "contattato", sempre nella giornata di venerdì, per dare il suo parere sulla nomina. Anche l'Udc, si apprende da fonti del partito di Casini e Cesa, è stato consultato ai massimi livelli, dando il proprio via libera alla scelta di Manganelli come successore di De Gennaro. Proprio l'Udc che, con Casini, aveva sollevato mercoledì alla Camera, durante il question time del presidente del Consiglio, la questione della sostituzione di De Gennaro.
fonte Ansa

Certo che la fantasia dei nostri politici, non ha limiti, ma si può mettere uno che si chiama così, hahahaha per ora rido poi vedremo.

Ferrero per mobilitazione immigrati

'Riforma Bossi- Fini e' necessita' per regolare immigrazione' (ANSA) - GENOVA, 23 GIU -






Secondo il ministro alla Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, "ci vuole in autunno una grande mobilitazione degli immigrati". "Bisogna far capire alla gente - spiega Ferrero - che in Italia ci sono 3 milioni di stranieri, di cui 2 milioni lavorano: una percentuale superiore a quella degli italiani (58%)". Mentre "la riforma della Bossi-Fini - aggiunge - non e' l'impuntatura di un ministro comunista, ma una necessita' per regolare il fenomeno dell'immigrazione".
Il messaggio che passa dalle parole di questo baggiano, è come al solito che gli Italiani non hanno voglia di lavorare, la solita fandonia che ha permesso da anni anche sotto altri governi, di far invadere il nostro paese

sabato 23 giugno 2007

Immigrazione e globalismo economico - già 40.000 Cinesi in Algeria!



E chi l'avrebbe mai detto che una terra d'emigrazione come l'Algeria diventasse all'improvviso meta di lavoratori immigrati?! Sono 40.000 i Cinesi che lavorano in Algeria, un numero che ha già fatto parlare la stampa algerina di invasione.
L'aumento del prezzo del petrolio ha favorito, dopo anni di stagnazione, la crescita economica del paese, che si attesta ora al 5% annuo (il doppio della Francia per esempio). Le imprese cinesi di lavori pubblici, sempre alla ricerca di nuovi mercati, hanno aperto numerosi cantieri edilizi sul suolo algerino (ve ne sono più di cinquanta solo alle porte della capitale Algeri).
Più "disciplinati" e obbedienti, disponibili al lavoro sette giorni su sette e 12 ore al giorno contro le 8 dei colleghi algerini, gli operai cinesi sono perfettamente funzionali agli interessi elitari locali e stranieri. Non a caso questa "importazione umana" avviene proprio mentre 3 giovani algerini su 4 sono disoccupati! Dal video-reportage che vedete in basso, mandato in onda il 10 giugno dall'emittente televisiva francese M6 nell'ambito del programma 66 Minutes, potete facilmente rendervi conto delle condizioni di sfruttamento della manodopera cinese.
E' questo un aspetto fondamentale di quel sistema economico globalizzato che porta ad un continuo "ricambio" di forza-lavoro immigrata a partire dalle nazioni più ricche ed inghiotte quelle progressivamente più povere in un vortice di inter-dipendenza strutturale, con tutte le conseguenze sul piano etno-culturale a noi ben note.



Reportage Algérie: made in China
Durata 12:52 min.

Infine segnaliamo tre interventi dai quali si evince che altri paesi d'emigrazione, come la Romania, la Polonia e l'Ungheria, pur non avendo ancora raggiunto gli standard di sviluppo occidentali, sono stati trascinati in quella stessa spirale globalista che ha prima travolto le nazioni dell'Europa occidentale.
  1. Immigrazione e globalismo economico - un esempio illuminante dalla Romania (da Fatti d'Europa)
  2. Il gioco del domino, nuove fasi: Ungheria e Polonia... (da Euro-Holocaust)
  3. Gioco del domino in Polonia: nei prossimi anni più stranieri, come nel resto d'Europa... (da Euro-Holocaust)
Filippo (Fatti d'Europa)

Bologna,manifestazione 21 giugno ( finalmente vi si vede in faccia e anche BENE )

L' Ipocrisia tutta Italiana

TAORMINA - E' il film tunisino Making Of di Nouri Bouzid, il vincitore della 53a edizione del Taormina FilmFest. La Giuria, presieduta da Luis Puenzo e composta da Goran Paskaljevic, Peter Scarlet, Morwan Hamed e Franco Battiato ha preferito su tutti un film difficile e su un tema scottante come il terrorismo. Il regista nato a Sfax nel 1945, fondatore nel suo paese di una scuola di cinema, racconta la storia agghiacciante di come si diventa un terrorista, anzi un kamikaze. E questo nel 2003 dopo l'invasione americana dell'Iraq. In un clima in cui il solo fatto di essere un musulmano ti rende un uomo sospetto, c'é la vicenda del giovane Batha (Lofti Abdelli), un tunisino che non vuole fare altro che scappare dal suo paese che gli sta davvero stretto. Vuole fuggire in Europa.

Un desiderio così frustrato il suo che lo rende facile preda dei fondamentalisti che non mancano di plagiarlo per renderlo un uomo pronto a sacrificarsi per la loro causa. Tra i meriti del film, il fatto che il regista faccia davvero capire come il terrorismo non sia un problema solo dell'Occidente, ma una vera cancrena da una parte e dall'altra della barricata. Ma Nouri Bouzid, che dal 1973 al 1979 ha conosciuto le carceri tunisine perché membro alla GEAST (Gruppo di Studio e Azione Socialista Tunisino) ha anche un altro merito di non poco conto: quello di mettere in scena un tema come quello del terrorismo dal punto di vista arabo. Tra le curiosità di questo film, e che suggerisce il titolo 'Making of', il fatto che spesso il giovane protagonista, un ribelle talentuoso e costantemente nei guai con la polizia, a volte smette davvero di recitare. E questo per la volontà del regista che gli affida di continuare l'interpretazione fidandosi del suo istinto e senza aver letto tutta la sceneggiatura. Il film è arrivato a Taormina già con un ricco Palmares. Ha vinto infatti il Gold Tanit come miglior film al Chartage Film Festival e quello per la migliore sceneggiatura e miglior attore al Tribeca Film Festival.

fonte ansa
IO ero pronto a scommeterci le palle, quando ho visto i film in concorso, il regista lascia campo libero al ragazzino, ma che bravo, si fidava del suo istinto, ma che strano chissa come gli riusciva bene, prepariamoci, ormai è tutto deciso .

LA GUERRA SANTA, ED E' STATA DICHIARATA CONTRO DI NOI.



PER CHI NON VUOLE CAPIRE CHE C’E’ LA GUERRA SANTA ED E' STATA DICHIARATA CONTRO DI NOI.

Questi pezzi che pubblico qua sotto, servono a coloro che, "per errore... magari", passano da queste parti e non sanno ancora e soprattutto non vogliono capire che c’è in atto una vera guerra santa, contro l’occidente e non una guerra così, tanto per dire, che riguarda gli altri e noi siamo esenti, noi siamo al centro dell’incrocio fra i paesi che forniscono la materia prima per il terrorismo –ideologia e uomini pronti a immolarsi- e l’Europa intera che è la terra di conquista, nella quale sperimentare attraverso una serie infinita di mezzi la guerra santa, che gli islamismi fanatici chiamano JIADH, dichiarando che in realtà significa “IMPEGNO”.

E certo che significa IMPEGNO, ma il problema nasce quando si va a scoprire a cosa fa riferimento questo impegno ed infatti è l’impegno assunto di governare il mondo sotto un’ideologia teocratica di stampo islamonazista, con la scusa di ciò che il profeta Maometto, avrebbe lasciato detto su mandato di Dio.

Ma chi ci racconta questo? I fanatici, coloro che vengono qui e hanno da dire e da pontificare sulla religione cristiana, definendola come pagana in quanto non riescono nemmeno a comprendere il significato della “Trinità” che viene bollata come paganesimo perché a loro tale complicato concetto non entra in testa, o non gli fa comodo che gli possa entrare in testa, così ci forniscono una serie di detti e di imposizioni estrapolate dal contesto storico e dal luogo in cui si sono manifestate, -sempre che si siano manifestate veramente- pretendendo che noi le facciamo nostre, nel senso che ci dobbiamo assoggettare a quanto la loro mente incompleta e inadatta a cogliere concetti più profondi di semplici dettati mandati a memoria, rifiuta, insomma vorrebbero che noi diventassimo i loro pappagalli, meglio se loro schiavi.

Il problema peggiora quando purtroppo, trovano sponde fertili in Europa. Non è che qui da noi sono tutte rose e fiori e che i nostri cervelli siano tutti pervasi dal dono dell’intelletto, della capacità di essere indipendenti agli indottrinamenti o anche alla sola e semplice capacità di mantenere un atteggiamento di sana e giusta critica verso le ideologie dogmatiche che non passano dall’intelletto, dalla logica, ma da puri e semplici atti di fiducia e cioè di sottomissione a volontà altrui, che hanno la pretesa di aver ricevuto da verbo divino.

Cari amici sconosciuti, leggete perciò queste testimoniante fatte da uno che il lavaggio del cervello lo ha subito e ora ha scelto di spiegare come questo sia avvenuto, ma se ancora non vi basta, vi consigliamo di farvi un viaggetto scegliendo una delle due correnti islamiche integraliste che sia gli sciiti che i sunniti vi offrono e di sperimentare da voi stessi, non come ospiti di passaggio, ma come abitatori e compagni delle loro contrare, condividendo con loro tutto, dal cibo al sesso, dalle preghiere, al sonno, insomma dalla scuola all’esplosione del vostro corpo e finalmente alla salita in paradiso.

Buon viaggio e dall’al di là, veniteci in sonno non a elargirci semplici numeri da giocare al lotto, ma le verità rivelate, di cui voi siete stati i fortunati ad aver goduto.

Adriana Bolchini Gaigher
direttore responsabile

Ho fatto riferimento a questo articolo tratto dal sito Lisistrata
che vi consiglio di visitare, perche ho assistito ad un incontro con Adriana Bolchini, da cui ho imparato cose da far rabbrividire, il gran coraggio di questa donna non deve passare inosservato.