martedì 26 giugno 2007

Il simbolo elettorale del Partito Democratico-Veltroni

Il simbolo elettorale del Partito Democratico-Veltroni : abbiamo incaricato la bravissima e fantasiosissima BrujaLoca di confezionarci un simbolo del nuovo partito democratico.un simbolo che bene rappresentasse la rivoluzione culturale apportata dal genio di Walter Veltroni.Bruja Loca ha colto nel segno!

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Walter Veltroni

di FEDERICO GEREMICCA *

Non occorrono acrobazie dialettiche particolari per spiegare perché Walter Veltroni appaia, al momento, come il leader naturale del futuro Partito democratico. Se non bastasse il responso dei sondaggi o le presunte «investiture», una semplice constatazione può tagliare la testa al toro: Veltroni è già - e da anni - il Partito democratico. Nell'immaginario del «popolo dell'Ulivo» lo è assai più di qualunque altro leader. Lo è da quando dichiarò prima di altri la propria estraneità al comunismo; e lo è diventato a maggior ragione per affermazioni del tipo «quando ci sono le elezioni io vado a guardare prima il risultato ottenuto dall'Ulivo e poi quello del mio partito». E proprio lui sembra l'unico in grado di far scoccare la scintilla capace di trasformare la nascita del Pd da una «fusione fredda» a qualcosa che assomigli all?affascinante sogno di una «nuova frontiera».

Quali i limiti? Praticamente nessuno. O meglio: agli occhi di alcuni, un aspetto che, paradossalmente, appare l'elemento di maggior forza di una leadership targata Veltroni. Lo si potrebbe definire così: una eccessiva eterogeneità di riferimenti politici e culturali. Si va dai fratelli Rosselli alla Coca-Cola, passando per l'Africa, Clinton e un pò di riformismi europei. Quasi tutto e il contrario di tutto, insomma. Il che non garantirebbe identità e profilo definiti al nascente partito. Un limite, certo. Ma anche uno straordinario punto di forza, considerato che nella galleria degli avi del Pd c'è chi vorrebbe, fianco a fianco, Bettino Craxi ed Enrico Berlinguer...


* Federico Geremicca ,giornalista della Stampa di Torino,penultimo rampollo di una grande ( numerosa)famiglia napoletana targata PCI-CGIL,affondata da Totonno Bassolino nel suo rinnovamento rinascimentale e spazzaturiero

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